Migliorare l'empowerment delle donne rifugiate e migranti attraverso metodi creativi e attraverso l'alfabetizzazione digitale
Nell’ambito del progetto europeo Remcread, un focus group composto da donne con background immigrate provenienti da Nepal, India e Sri Lanka si è riunito presso l’Osservatorio della Terza Età a Cipro. La discussione si è concentrata sulle loro caratteristiche uniche e sulle variazioni nella percezione delle proprie capacità e bisogni.
La loro permanenza a Cipro è durata da 11 mesi a 9 anni e la loro età era compresa tra 26 e 50 anni. Per quanto riguarda la conoscenza dell'inglese, tutti avevano un livello base o alto, mentre la conoscenza del greco era minima, limitata a poche frasi apprese durante il soggiorno. Nel gruppo, solo una persona aveva la patente di guida cipriota.
Le occupazioni principali delle donne erano prendersi cura degli anziani, cucinare e gestire la casa. Hanno espresso interesse per una formazione volta a migliorare le proprie competenze in inglese, imparare il greco, utilizzare computer e smartphone, far valere i propri diritti di lavoratori, imparare a guidare e acquisire competenze più creative come la cura delle unghie, l'acconciatura e la fabbricazione di candele.
Gli ostacoli che devono affrontare includono la barriera linguistica e culturale, l’insicurezza legata al loro impiego o alla loro permanenza nel paese, nonché le restrizioni e il controllo esercitati dai loro datori di lavoro. Il tempo libero limitato e l’alto costo della vita pongono ulteriori ostacoli agli investimenti nell’istruzione e nella formazione professionale nelle aree di interesse. Tale formazione professionale può consentire loro di ottenere una certificazione professionale che consentirà loro di utilizzarla a Cipro o in un altro paese. I partecipanti hanno anche riferito che la pressione da parte dei loro datori di lavoro li ha portati a sentirsi depressi.
Tutte le donne hanno espresso all'unanimità il loro più grande bisogno insoddisfatto: l'impossibilità di portare i propri figli a Cipro a causa dei loro impegni di lavoro. Hanno anche espresso soddisfazione per il sistema sanitario del Paese, ma disappunto per la mancanza di opportunità educative all'arrivo.
Infine, hanno mostrato grande interesse nel creare laboratori esperienziali e interattivi in cosmetologia, cura e cura delle unghie, parrucchiere e produzione di candele. Le principali difficoltà che hanno ostacolato il loro sviluppo professionale includono barriere linguistiche e culturali, nonché mancanza di opportunità, tempo e denaro. Durante l'incontro sono state discusse diverse questioni che aiuteranno nell'ulteriore sviluppo del progetto.